E’ arrivata finalmente l’ora di decidere se optare per la cedolare secca. La novità riguarda i proprietari di immobili in affitto, che saranno chiamati a scegliere se passare o meno alla tariffa piatta che sostituisce l’Irpef ad aliquota marginale, le addizionali, l’imposta di registro e di bollo. Innanzitutto si deve precisare che la cedolare secca si applica alle locazioni abitative effettuate da persone fisiche, con aliquota al 21% in caso di contratti liberi e al 19% in caso di canone concordato, quindi sono escluse le società di persone o di capitale, così come quelle semplici o immobili affittati a banche, assicurazioni o imprese, anche se concessi in uso a dipendenti. Oltre ai proprietari, possono accedere alle cedolare secca anche i titolari di altri diritti reali di godimento: usufrutto, uso o abitazione, mentre è escluso il comodato o l’uso gratuito dell’immobile.
Cosa succede in pratica? Il proprietario che sceglie la cedolare secca deve inviare una raccomandata all’inquilino, con cui si impegna a rinunciare agli aggiornamenti del canone (come quello Istat) per tutto il tempo in cui beneficia del regime fiscale sostitutivo. Per quanto riguarda i comproprietari, se anche solo uno scegliesse per la cedolare, anche l’altro perderebbe la possibilità di aggiornare il canone secondo gli indici Istat. 
Nel caso di affitto di stanze dello stesso alloggio a soggetti diversi (come le stanze affittate a studenti universitari), il proprietario può scegliere la tassazione Irpef per tutte le stanze affittate, oppure optare per la cedolare secca.
Altro chiarimento importante è quello per cui l’opzione per la nuova imposta vale per l’annualità contrattuale e non per l’anno d’imposta. Quindi uno stesso alloggio potrebbe generare nel 2011 affitti in parte soggetti alla tassa piatta e in parte all’Irpef ad aliquota marginale.
Come si registra il contratto? E’possibile registrarsi autonomamente, per via telematica, attraverso la compilazione del modello Siria senza allegare il contratto, ma inserendo le informazioni salienti o tramite un intermediario abilitato all’invio delle dichiarazioni dei redditi, oppure con l’ausilio di uno degli intermediari abilitati alla trasmissione telematica dei contratti di locazione.
Da oggi quindi, ultimo giorno utile per optare per la cedolare per coloro che hanno stipulato un nuovo contratto il cui termine di registrazione scadeva tra il 7 aprile e il 6 giugno, sarà molto più difficile per i proprietari in nero riuscire a farla franca, visto che, secondo le nuove regole, gli inquilini potranno denunciare i proprietari che non si sono messi in regola, beneficiando poi per 4 anni, rinnovabili di altri 4 di un canone a prezzi di saldo.
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