Aumentano i contagi del batterio Escherichia Coli, nella sola Germania si parla di 1500 casi, più i 500 in altri paesi Ue. Si contano 18 vittime di cui 17 in Germania e una in Svezia, aumentano i ricoveri da dissenteria emorragica in Gran Bretagna, Olanda, Daminarca, Spagna, Repubblica Ceca e Svezia. Molti dei contagiati erano rientrati da viaggi in Germania.
Sulla causa dell’epidemia non si sa ancora nulla e questa situazione preoccupa le autorità dell’unione.Gianni Rezza, epidemiologo dell’Istituto Superiore Sanità afferma “resta da chiarire quale sia il veicolo di trasmissione. L’unica certezza in questo momento è che le autorità sanitarie stanno indagando. E che bisogna capire se si tratti di un’epidemia a trasmissione interumana, con il contagio da persona a persona, o da sorgente unica, come l’intossicazione alimentare”.
“È caduta l’ipotesi del cetriolo contaminato” dice l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e aggiunge che la variante di E. Coli trovata nei pazienti tedeschi contagiati “Non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione”. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha comunicato ufficialmente che, sebbene gli studi sull’origine del batterio siano da terminare, è stato identificato il ceppo che spaventa l’Europa: si chiama Stec 0104:H4. “Questa variante” dicono “è altamente infettiva e tossica. E possiede geni di resistenza a diversi tipi di antibiotici. Anche a quelli più comuni: amminoglicosidi, macrolidi e beta-lattamici”.
L’Oms consiglia inoltre a chiunque dovesse sviluppare i sintomi dell’infezione e che sia stato di recente nella Germania settentrionale di recarsi urgentemente a fare un controllo medico.
La Russia, nel frattempo decide di vietare l’importazione di verdure e ortaggi freschi da tutti i paesi dell’Ue, ma anche tra partner europei il contagio alimenta le polemiche. Continua poi, ad essere alta la tensione politica tra Germania e Spagna. Il premier Zapatero, annuncia che si chiederà un risarcimento “alle autorità europee competenti” per le accuse infondate.
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