Giovedì, 17 febbraio, ci sarà la Giornata Mondiale di Mobilitazione per l’introduzione della Robin Hood Tax e u.Di.Con vi aderisce insieme alla Cisl. “La Robin Tax – spiega Denis Domenico Nesci, segretario nazionale U.Di.Con – è un’imposta sulle speculazioni a carico delle istituzioni finanziarie, già adottata da oltre 40 Paesi. A suo favore, o comunque dandone un’interpretazione positiva, si sono pronunciate le grandi istituzioni internazionali, dal Fondo Monetario Internazionale alla Commissione europea all’ONU.”
L’Associazione fa sapere che, secondo recenti stime, la Robin Tax potrebbe raccogliere circa 400 miliardi di dollari l’anno che si possono utilizzare per attenuare gli effetti della crisi economica, contrastare il cambiamento climatico e combattere la povertà nel mondo. Si tratta di un’imposta che non graverebbe sui cittadini, ma su chi è stato artefice della crisi finanziaria che ha colpito tutto il mondo negli ultimi anni.
“La tassa – prosegue Nesci – graverebbe esclusivamente sulla compravendita di beni finanziari, obbligazioni e derivati; pertanto sarebbero interessate le istituzioni finanziarie, quali le banche d’investimento e i fondi speculativi, cioè i soggetti maggiormente responsabili della crisi. Più in particolare, la tassa andrebbe a colpire quella miriade di operazioni speculative che le istituzioni finanziarie compiono ormai in frazioni di secondi (high frequency trading – HFT). L’introduzione della Robin Tax avrebbe il non secondario effetto di ridurre la speculazione e quindi produrre una maggiore stabilità dei mercati finanziari. Per tutti questi motivi – conclude Nesci – U.Di.Con si attiverà nei prossimi giorni, insieme a Cisl e Fiba Cisl, aderendo giovedì 17 alla Giornata mondiale di mobilitazione, in vista dell’importante riunione dei Ministri delle Finanze nei giorni 17 e 18 febbraio, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Autorità, per la rapida introduzione della Robin Hood Tax”.

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