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Sembrava qualcosa che dovesse provenire da chissà quale lontano pianeta fino ad un anno fa, quando furono pubblicate le nuove norme tecniche per i telefoni cellulari. E invece oggi, a Bruxelles, il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Industria, Antonio Tajani, ha ricevuto il primo esemplare del caricabatteria universale, compatibile con i telefoni di tutte le marche aderenti all’iniziativa, dalle mani di Bridget Cosgrave, direttore generale di Digitaleurope, la principale associazione che rappresenta l’industria europea delle tecnologie digitali.

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Il progetto per il caricatore unico è stato promosso dall’esecutivo europeo ed è stato realizzato grazie all’intesa siglata, volontariamente, da ben 14 case costruttrici di telefoni cellulari (tra queste, ricordiamo: Apple, Samsung, NEC, Nokia, Motorola, Alcatel, Sony Ericsson) impegnate a uniformare, secondo uno standard comune, i caricatori degli apparecchi cellulari. Questo significa che, entro la fine dell’anno, tutti i nuovi telefonini “data-enabled”,cioè che permettono lo scambio di dati (es. smart phone) venduti nell’UE, saranno in grado di utilizzare un solo caricabatteria attraverso un connettore Micro-usb. Per i telefoni che non dispongono di questo tipo d’interfaccia, l’accordo prevede un adattatore. Il nuovo dispositivo, inoltre, è stato pensato per durare almeno 10 anni e potrà essere utilizzato anche in caso di acquisto di un nuovo telefonino. In questo modo non solo si faciliterà la vita dei consumatori ma si ridurrà la quantità dei rifiuti elettronici da smaltire; ed è proprio in quest’ottica che ora, a Bruxelles, ci si augura che lo standard comune adottato a livello UE e che ha reso possibile la nascita del caricatore universale venga recepito a livello internazionale ed esteso al maggior numero possibile di apparecchiature.

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