Da domani sarà possibile prenotare gli incentivi che il Governo ha deciso di rilanciare, riunendo le risorse avanzate in un fondo comune. Secondo l’U.Di.Con, però, le novità non favoriscono i consumi delle famiglie. Prima di tutto perché viene meno la distinzione per categorie e le richieste degli incentivi verranno valutate in ordine cronologico: “In pratica – spiega l’U.Di.Con in una nota – una gru per l’edilizia è considerata quanto un piano di cottura, nonostante i risultati pubblicati dal ministero facciano sorgere qualche dubbio sull’utilità di un incentivo strutturato in questo modo”.
Infatti, secondo i dati sugli utilizzi degli incentivi al 18 ottobre pubblicati dal Ministero, risultano numeri “squilibrati”. “Infatti – precisa l’U.Di.Con – il fondo di 12 milioni destinato ai motocicli si è praticamente esaurito nelle prime 4 settimane (quasi 25.000 i consumatori che lo hanno utilizzato). I 20 milioni stanziati per il settore della nautica si sono esauriti in poco più di due mesi. Ma il particolare è che 19 di questi 20 milioni sono stati utilizzati da ben 155 aziende che hanno acquistato stampi per scafi da diporto”.
“Alla luce di questi risultati – si chiede l’Associazione – ci sorge il dubbio che stanziare un fondo unico, che pone allo stesso livello tutti i settori, non sia così efficace per rilanciare i consumi, soprattutto delle famiglie. Non sarebbe stato meglio destinare i soldi rimasti esclusivamente agli acquisti più tipicamente legati al consumatore finale, quali gli acquisti di elettrodomestici, motocicli e soprattutto all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Quest’ultimo incentivo è rimasto inutilizzato per il 74% del suo ammontare, perché purtroppo, in Italia, è molto difficile trovare degli immobili con classe energetica certificata come “A” o “B”.

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