All’aeroporto di Roma Fiumicino, da Giovedì 4 Marzo, il body scanner a onde elettromagnetiche millimetriche sarà utilizzato per i controlli sui voli diretti negli USA. La nuova strumentazione verrà utilizzata “a campione” e dopo una prima fase di sperimentazione, verrà adottata anche all’aeroporto di Milano Malpensa. Nel prossimo futuro è prevista l’installazione complessiva di 15 body scanner negli scali di Roma, Milano e Venezia.

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A seguito del tentativo di attentato sul volo Amsterdam-Detroit dello scorso Natale, il body scanner rappresenta una misura aggiuntiva che aumenterà il livello di sicurezza e la facilità dei controlli. In Europa, l’Olanda è stata la prima ad utilizzarli, seguita dalla Gran Bretagna. Germania e Francia, invece, stanno valutando l’ipotesi mentre Belgio e Spagna al momento si dichiarano contrari. Il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea, Zapatero, auspica il raggiungimento di una posizione comune.

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Il governo italiano di fronte all’emergenza che si è verificata a Natale, ha deciso di dotarsi di body scanner. L’Enac (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha messo a disposizione le risorse e il Comitato tecnico ha esaminato gli strumenti esistenti sul mercato che sono di due tipi: uno che emette onde elettromagnetiche millimetriche e un altro a raggi X. Il ministro della Salute Fazio ha escluso l’utilizzo di quelli a raggi X perché i body scanner a onde millimetriche usano radiazioni più leggere. Questi ultimi sono raggi che si basano sul fatto che i vestiti ed altri materiali organici sono trasparenti a una particolare frequenza di onde radio. Queste onde, emesse simultaneamente da due antenne rotanti intorno al corpo, penetrano quindi nel primo strato di vestiti e vengono riflesse dalla carne umana, restituendo così un’immagine del corpo completa.

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Questo nuovo strumento ha destato non poche perplessità. Dal punto di vista della privacy il Garante, Francesco Pizzetti, si è espresso in questo modo: “L’utilizzo negli aeroporti del body scanner deve avvenire soltanto in caso di pericolo specifico per la sicurezza, come nella lotta al terrorismo, ma anche in questo caso deve rispettare la dignità della persona, rilevando soltanto la sagoma del corpo e non fotografandone l’interno”. Pizzetti sottolinea l’importanza che la visione del corpo tramite body scanner avvenga “da remoto”, non come accade adesso per i bagagli, il cui contenuto passato ai raggi X è visibile da tutti i passeggeri in fila per imbarcarsi. L’argomento è di rilevanza notevole dato che potrebbero verificarsi dei casi di persone che non sono d’accordo a mostrarsi “nude” di fronte a degli sconosciuti oppure non vogliono far conoscere la presenza di protesi artificiali nel loro corpo. Una proposta infatti è quella di oscurare il volto della persona analizzata sullo schermo.

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Per quanto riguarda la salute dei passeggeri, la radiazione prodotta dai body scanner a onde millimetriche equivale a una telefonata al cellulare di qualche minuto. Le energie e le intensità in gioco sono molto basse e dunque risultano innocue. Bisogna comunque riflettere sul rischio che possono correre i bambini e le donne in stato di gravidanza, soggetti che sono più sensibili alla radiazione elettromagnetica.

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Un’altra considerazione da fare è che questo nuovo sistema dovrà essere accompagnato da un incremento del numero di personale di controllo al fine di non rallentare le operazioni di imbarco.

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L’Udicon auspica che questa innovazione sia corredata dalle misure e dagli strumenti più idonei. Siamo sicuri che il periodo di sperimentazione a cui l’uso dei body scanner è sottoposto permetterà di sciogliere tutti i dubbi e di perfezionarne l’utilizzo.

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