È bastato trasformare la parola “azzardo” in “abilità” per far si che il poker on line divenisse, nel marzo 2008, un gioco legale. E condendo il tutto con lo stabilire il tetto massimo della puntata a 100 euro, è venuto fuori un piatto appetitoso economicamente, e ormai anche a norma di legge.

/n

“Il fatto che il poker sul web affascini così tante persone deve comunque far riflettere- ammonisce Denis Domenico Nesci, presidente Udicon- poiché non è saggio lasciarsi travolgere dall’entusiasmo per le entrate previste senza prima effettuare un’analisi matura che sappia tenere in considerazione i rischi sociali legati a questa pratica ormai tanto diffusa”.

/n

I casi di autentica dipendenza da gioco sono numerosissimi, e il problema appare ad oggi tutt’altro che superato. Inoltre c’è il rischio che la grave crisi economica possa rivelarsi un pericolo aggiuntivo, un terreno su cui potrebbe facilmente attecchire la disperazione di chi, davanti a uno schermo, si illude di trovare quelle risposte che la società non sa offrirgli. È necessario fare di tutto per scongiurare il sorgere di nuove alienanti soluzioni capaci di rinverdire i tetri ricordi delle macchinette, capaci, come tutti i vizi che sfuggono a un controllo responsabile, di rovinare mentalmente ed economicamente moltissime persone.

I commenti sono chiusi.