Dal primo Marzo nascono i “conti di pagamento” come conseguenza dell’acquisizione della direttiva europea PSD (Payment Services Directive) approvata nel Novembre del 2007. Questa forma di conto permetterà di effettuare pagamenti e bonifici, accreditare lo stipendio, acquistare su internet e con il cellulare, saldare bollette ed accedere a piccoli prestiti (fino a 12 mensilità) finalizzati all’acquisto di un prodotto. I conti di pagamento possono essere attivati presso gli “istituti di pagamento” che saranno iscritti ad un apposito albo e sottoposti ai controlli di Bankitalia. Questi istituti potranno essere aperti dagli stessi agenti commerciali (catene di supermercati, operatori telefonici, distributori di benzina, ecc.) e non tratteranno altre operazioni bancarie (ad esempio, i mutui). In pole position per l’apertura di questo nuovo mercato ci sono già Carrefour e la Coop e le società di telefonia.
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Questa Direttiva coinvolge 27 Stati membri dell’Unione Europea, con l’aggiunta di Liechtenstein, Norvegia ed Islanda. Lo scopo della PSD è di sostenere la creazione di un mercato unico europeo dei servizi di pagamento per favorire la competizione, l’innovazione e accelerare la “guerra” all’utilizzo del contante. L’Italia, con l’85% dei pagamenti ancora effettuati in contanti, è indietro rispetto agli altri paesi europei dove, in media, il 40% dei pagamenti avviene mediante transazioni elettroniche.
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Dal punto di vista del consumatore, i vantaggi saranno la maggiore velocità e certezza dei tempi di esecuzione dei pagamenti, nonché una maggiore trasparenza per quanto riguarda le condizioni applicate nelle transazioni. I conti di pagamento non daranno interessi sul denaro depositato e avranno costi più contenuti rispetto ai conti correnti classici. Come associazione dei consumatori accogliamo questa nuova forma di pagamento con la speranza che il cittadino possa averne fiducia e con l’augurio che si mantenga quel senso di oculatezza che contraddistingue il consumatore italiano.
