È un autentico spauracchio, una delle malattie più temute e letali
/ndella nostra epoca. Sebbene un’attenta prevenzione e uno stile di vita
/nsano aiutino a ridurre il rischio, la possibilità di ammalarsi di
/ntumore non è mai totalmente azzerata. Ma i progressi della medicina
/nabbinati allo sviluppo tecnologico inducono a coltivare speranze nella
/nlotta contro il cancro.

In Europa i casi di pazienti oncologici
/nguariti sono in lenta ma costante crescita, grazie ai miglioramenti
/ndiagnostici e terapeutici. È l’European Journal of Cancer a
/ncomunicarlo, in un’analisi che tiene conto non solo della sopravvivenza
/na cinque anni, ma anche dell’effettiva guarigione dalla malattia. Il
/ncampione preso in esame è formato da 151.400.000 pazienti, il periodo
/ndi guaribilità riguarda i bienni 1988-1990 e 1997-1999, e i dati si
/nriferiscono a 93 registri del cancro di 23 paesi del Vecchio Continente.

Tra
/ni Paesi in questione, l’Italia risulta essere tra quelli con migliore
/nguaribilità e sopravvivenza. Tra i dati che emergono, la fascia di età
/n70-99 anni sopravvive meno di quella 55-69, a causa della presenza di
/naltri problemi fisici che rendono più difficile l’efficacia delle
/nterapie. Inoltre, a parità di tumore, le donne sopravvivono più degli
/nuomini. I Paesi in cui persistono problemi maggiori sono quelli
/ndell’Est, basti pensare che in Bulgaria e Ungheria non esistono i
/nregistri tumori. Il tipo di tumore più difficile da diagnosticare e
/ncurare rimane quello ai polmoni.

                                                                                    Ferdinando Morabito

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