La spada di Damocle dell’Antitrust si abbatte su Vodafone, Telecom, Opitel, Bt Italia ed Eutelia, che dovranno sborsare in totale 2,8 milioni di euro. Giustizia è fatta? Ma neanche per sogno.

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“Certo, le multe rappresentano un primo passo, ma si deve fare di più- sostiene il Presidente Udicon, Denis Domenico Nesci- è giusto punire chi si macchia di atti scorretti verso i consumatori, ma sarebbe ancora più opportuno dare il via ad azioni di risarcimento a favore degli utenti danneggiati, e procedere a sanzioni ancora più pesanti per provare ad estirpare con maggior decisione questo tipo di consuetudine fraudolenta”.

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L’Autorità garante delle comunicazioni è giunta alle sanzioni nei confronti dei cinque operatori sopra menzionati dopo un’attività di controllo mirata a verificare la corretta osservanza delle norme in tema di attivazione a pagamento di servizi non richiesti, portabilità del numero, indici di qualità, tempi di riparazione dei guasti. Insomma, una nuova battaglia portata avanti dai consumatori, speranzosi di ottenere però una vittoria più equa e corposa, perché se i provvedimenti dell’Agcom dovessero rimanere un episodio isolato, ci troveremmo di fronte alla solita, sterile vittoria di Pirro.

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