Ho
/nricevuto la lettera di Edith e ne sono rimasto profondamente colpito perché,

/n– afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci – dietro la storia che narra la vita
/napparentemente normale di uno dei tanti ragazzi con trisomia 21, si nasconde
/nun’unica volontà, quella di essere conosciuti e inclusi all’interno di una
/nsocietà che da sempre pone dei limiti alla loro voglia di vivere come tutti”.

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Una vita nell’ombra che solo negli
/nultimi anni ha iniziato ad uscire allo scoperto, merito anche del programma
/nHotel 6 stelle in onda su Rai 3 il quale ha svelato per la prima volta le
/ndifficoltà ma anche le ambizioni, i sogni e i pensieri di un gruppo di ragazzi
/ncon la sindrome di down. Una novità per il pubblico italiano non abituato ad
/nuna tale programmazione, un successo frutto della semplicità e della genuinità
/ndei protagonisti che per la prima volta sono entrati nelle case dei cittadini.

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Un esperimento ben riuscito che potrebbe
/nessere riproposto anche da altre emittenti televisive, un vero e proprio
/nsegnale per favorire un’inclusione lavorativa che fa ancora fatica ad
/naffermarsi e sulla quale si dovrebbe iniziare a discutere, al fine di eliminare
/ngli ostacoli che si frappongono alla loro autonomia.

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Edith
/nrivendica soltanto il suo e il diritto di ogni diversamente abile ad essere
/ntrattata come una persona comune,
– prosegue il Presidente Nesci – di poter creare una squadra di majorette,
/nesibendosi in occasione del derby del cuore, oppure di poter gestire un
/nb&b, insomma, –
conclude il Presidente U.Di.Con. – Edith vorrebbe soltanto poter condurre liberamente la sua vita, noi
/nci impegneremo affinché si concretizzarsi il sogno di formare la squadra ma lo
/nfaremo tutti insieme, perché le battaglie si affrontano uniti”.

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L’Unione per la difesa dei
/nconsumatori si schiera a fianco dell’associazione “Con Edith Onlus” per cercare
/nsponsor seri, al fine di realizzare un sogno che può veramente concretizzarsi
/ncon un piccolo sforzo. 

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