Problemi per Alitalia. In questi giorni la polizia ha eseguito ben 86 misure cautelari (29 arresti domiciliari e 57 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di altrettanti dipendenti di diversi scali nazionali. Tra questi, appunto, anche 19 dipendenti dell’Alitalia, incastrati dalle intercettazioni audiovisive, addetti alle operazioni di handling, mentre ad altri 30 operai è stato notificato l’obbligo di firma. Le indagini sono state condotte dalla polizia di frontiera aerea di Lamezia Terme, ed hanno riguardato casi di furto, tentato furto e danneggiamento. L’operazione, chiamata “Stive Pulite”, ha consentito di ricostruire, grazie all’aiuto di oltre 400 uomini agenti in tutta Italia, le responsabilità per i furti avvenuti a bordo degli aeromobili durante le operazioni di carico e scarico bagagli negli aeroporti di Lamezia Terme, Bari, Bologna, Milano Linate, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino e Verona. Se da una parte l’efficace scambio, tra Alitalia e Polizia di Frontiera, delle reciproche conoscenze, competenze ed esperienza professionali hanno consentito di raggiungere quest’importante risultato, dall’altra è anche vero che per la Compagnia aerea sono anni (precisamente nel 2002, 2004, 2005, 2007 e 2012) che continuano a ripetersi questi incidenti. Da allora non sono stati nemmeno rivisti quei criteri di selezione (onestà come primo requisito) che il personale responsabile della custodia dei bagagli dovrebbe avere. Ora i passeggeri avranno diritto non solo al rimborso dei danni patrimoniali subiti, ma anche ad un risarcimento per i danni non patrimoniali. 

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