Ci sono voluti 15 anni di
/ntruffe, bollette gonfiate, ricorsi e denunce, ma alla fine l’Autorità
/nTLC ha optato per la distruzione definitiva del vampiraggio
/ntelefonico ai danni dei consumatori, quei numeri a sovrapprezzo che
/navrebbero dovuto fornire servizi legittimi ma che sono stati troppo
/nspesso trasformati in massivi e illegali prelievi di denaro ai danni
/ndegli utenti italiani. Con il nuovo Piano di numerazione nazionale da
/ntempo annunciato, Agcom ne determina la sostanziale chiusura,
/npermettendo una sopravvivenza rivista e corretta solo per alcuni
/ngeneri di servizi. E dando così seguito e corpo ai recenti
/ninterventi dell’Antitrust. Primi a morire saranno gli 144, numeri che
/nhanno letteralmente disegnato la storia di molti anni di telefonia
/nitaliana. Già azzoppati in passato e sopravvissuti grazie agli
/nespedienti di molte imprese di settore e a quelli di altrettanti
/ntruffatori, i 144 diverranno presto un ricordo del passato. A far
/nloro compagnia sotto tre metri di terra anche gli 166 e derivati,
/ncome gli 163, 164 e compagnia bella. Le uniche numerazioni sulle
/nquali sarà possibile realizzare servizi che prevedano un compenso
/nulteriore rispetto a quello della normale chiamata telefonica saranno
/ngli 89x. Ma non saranno più numeri che consentono addebiti da 15
/neuro alla risposta: sarà possibile sfruttarli solo per tariffazioni
/nflat da uno o due euro, ad esempio per servizi di televoto, donazioni
/ne via dicendo. Lo scatto singolo quindi è morto, viste le truffe che
/nvi venivano veicolate.

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