Calano per il secondo mese consecutivo i tassi di interesse per l’acquisto di case ma continua a crescere la consistenza dei prestiti a carico delle famiglie italiane. È la fotografia che esce dai supplementi al Bollettino Statistico di Bankitalia, che mostra come nel mese di febbraio il ‘Taeg’ (tasso annuo effettivo globale) applicato per l’acquisto di abitazioni sia sceso al 5,77 per cento, in calo dal 5,81 per cento di gennaio e dal 5,86 per cento di dicembre 2007, tornando così allo stesso livello fatto segnare per l’ultima volta nel luglio 2007. Mentre l’ammontare totale dei prestiti erogati dal sistema alle famiglie continua a salire, arrivando a 468,85 miliardi, di cui 263,9 per mutui oltre i 5 anni. In realtà, scorrendo le tabelle del Bollettino, si nota come sia tutta la curva dei tassi per le nuove operazioni di acquisto casa a spostarsi verso il basso: il tasso medio di mercato è infatti sceso al 5,65 per cento (5,69 per cento a gennaio e 5,72 per cento a dicembre), quello da 5 a 10 anni al 5,49 per cento (5,62 per cento a gennaio e 5,66 per cento a dicembre) e quello oltre i dieci anni è passato al 5,79 per cento, rispetto al 5,88 per cento fatto segnare in entrambi i mesi precedenti. Restano comunque lontani i livelli di un anno fa, quando il Taeg viaggiava al 5,35 per cento, come il tasso per i mutui fra 5 e 10 anni, mentre per quelli sopra i 10 anni le banche chiedevano il 5,51 per cento. La nuova salita dell’Euribor, che ha oggi segnato una nuovo record dallo scorso 27 settembre – sebbene si sia verificata all’inizio del mese, mentre il tasso sui mutui viene calcolato sulla media mensile – non lascia molti margini per sperare che i tassi richiesti dalle banche possano raggiungere in tempi brevi i livelli fatti segnare un anno fa. Si rivela peggiore, invece, la situazione per il credito al consumo, con il Taeg che prosegue nella sua crescita attestandosi al 9,63 per cento, contro il 9,54 per cento del mese precedente ed il 9,47 per cento di dicembre 2007. Se poi si guarda a prestiti per un periodo inferiore all’anno, la remunerazione del capitale sale fino all’11,35 per cento, rispetto all’11,29 per cento di gennaio ed il 10,55 per cento di febbraio 2007. La flessione dei tassi di interesse sulle nuove operazioni ha corrisposto però ad una crescita delle consistenze dei mutui erogati dal sistema bancario alle famiglie per l’acquisto della casa. Nel mese di febbraio, i mutui alle famiglie di durata superiore ai 5 anni ammontavano a 263,93 miliardi di euro, contro i 261,79 miliardi di gennaio ed i 244,97 miliardi di un anno prima, con una crescita quindi del 7,74 per cento nell’arco dei dodici mesi. Sale anche il totale dei prestiti alle famiglie (mutui più credito al consumo), che arriva a 468,85 miliardi, rispetto ai 465,86 miliardi di gennaio ed ai 437,42 miliardi del febbraio 2007. In questo caso la crescita annua è del 7,18 per cento. Unico comparto in flessione, il credito al consumo a breve, con l’ammontare dei prestiti sotto l’anno che scende a 941 milioni e quello sotto i 5 cala a 25,98 miliardi (rispettivamente da 985 milioni e 26,89 miliardi).
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