Ormai in Italia accade spesso, anche troppo, di dover leggere di alcuni onesti cittadini che ritrovano la propria carta bancomat clonata. E’ di ieri, infatti, la notizia che, a Treviso, sono stati arrestati due moldavi che avevano 5000 euro in fogli da 50 euro e una cinquantina di tessere magnetiche già trasformate in carte bancomat con relativi codici di conti correnti clonati. Tutti utenti bancoposta del trevigiano e del veneziano. All’interno della macchina dei due malviventi, gli agenti hanno trovato anche microcamere, attrezzatura elettronica e componenti in plastica necessari per truccare gli sportelli bancomat installando lettori di carte e videoriprendendo i codici digitati alla tastiera. Noi dell’U.Di.Con cercheremo di aiutarvi spiegando il sistema usato da questi truffatori. Di solito, il dispositivo usato è formato da due parti, entrambe sagomate in maniera assolutamente identica e aderente alle originali, nonché dipinto con gli stessi identici toni cromatici del postmat, tanto che, a volte, anche i carabinieri fanno fatica a vederlo. Ma le due mascherine sono visibili, magari attaccate con un fortissimo biadesivo. La prima delle due maschere, apposta sopra alla bocchetta per l’erogazione del danaro, contiene al suo interno una fotocamera che inquadra la tastiera e serviva a filmare il codice PIN inserito dal correntista. La stessa è poi collegata a 2 batterie per cellulare, capaci di dare una potenza tale da durare 24 ore, nonché ad una memoria USB capace di contenere il filmato registrato. Tutte queste parti poi vengono smontate da telefonini o apparati elettronici (verosimilmente frutto di precedenti furti). La seconda maschera, invece, è incollata sulla bocchetta per l’introduzione e l’espulsione della carta di credito/bancomat ed è dotata di un piccolo dispositivo elettronico capace di leggere, mentre la scheda magnetica gli strisciava al suo interno, i codici della tesserina e di memorizzarli in un’ancora più minuscola memoria di massa. Una soluzione che possiamo offrire a tutti coloro che utilizzano il sistema di prelievo di contanti presso una banca o posta è semplicissima, ma che magari non viene in mente, cioè quella di coprire la tastiera con una mano e ovviamente con l’altra di digitare il codice.

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