L’esenzione del canone Rai per gli over 75, tanto strombazzata prima della finanziaria, resterà una possibilità non realizzata. Entro il 31 gennaio, infatti, tutti quanti dovranno pagare i 106 euro previsti per l’abbonamento
alla tv di Stato, senza eccezioni. Per sperare in un eventuale rimborso bisognerà aspettare il decreto ministeriale che, comunque, incarnerà una possibilità molto remota in tal senso, poichè l’articolo 1, comma 132,
legge finanziaria 2008 parla di un limite di 500.000 euro annui: tradotto, significa che a fronte di una popolazione over 75 composta da 5 milioni di persone, saranno meno di 5mila quelli che potranno beneficiare, vale a
dire lo 0.1%. Ma c’è dell’altro. L’abolizione del canone potrà riguardare comunque una cerchia molto ristretta della categoria di coloro che hanno superato i 75 anni di età, poichè sarà riservata esclusivamente agli
anziani che percepiranno una pensione minima ( anche nel caso in cui vivano in due ), che non abbiano altri conviventi, che non posseggano computer o cellulari di nuova generazione e che non sia domiciliati in un
luogo diverso dalla residenza. Insomma, un beneficio pubblicizzato come se fosse riservato a una larga fetta di popolazione, e che invece sarà un affare per pochi eletti. Sempre se verrà effettivamente elargito, cosa per
niente sicura, considerando che sul sito della Rai viene spiegato che, al riguardo, “non è possibile al molmento fare alcuna previsione”.

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