Oggi inizia Week for Future, la settimana di mobilitazione organizzata dal movimento Fridays for Future che interesserà 1000 città in 139 paesi, per un totale di 2400 eventi. Le proteste sono state indette in concomitanza con il summit dell’Onu sul clima, il Climate Action Summit 2019, che si sta tenendo a New York a al quale partecipano capi di governo (sebbene faccia scalpore l’assenza del presidente americano Donald Trump, notoriamente negazionista sulle problematiche legate ai cambiamenti climatici), organizzazioni non governative e attivisti.

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Le prime iniziative di sono già spuntate anche nel nostro paese; la branca italiana, sebbene non abbia un coordinamento centrale ma è un insieme di comitati locali, è riuscita ad organizzare eventi in oltre 100 città fino a venerdì, data dello sciopero generale. Nella giornata odierna , l’azione dimostrativa “Con l’acqua alla gola” prevede, in diverse piazze, dei gruppi di ragazzi con un cappio al collo e altri distesi per terra che sorreggono lapidi con su riportate frasi come “Morto per CO2” e “Qui giace il futuro morto per disastro climatico”; locuzioni sicuramente d’effetto che speriamo tengano alta l’attenzione dell’opinione pubblica su un argomento tanto importante quanto ingiustamente tralasciato per lungo tempo; da noi qualcosa sembra fortunatamente muoversi, con il Ministro dell’Ambiente Segio Costa che ha annunciato l’arrivo a breve del decreto legge sull’emergenza climatica.

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Fridays for Future nasce nel 2018 per merito della sedicenne svedese Greta Thunberg, che aveva deciso di non frequentare la scuola fino alle elezioni per portare l’attenzione sulla necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica; ispirati da Greta, massicci scioperi scolastici si sono susseguiti in tutto il mondo, culminati con con le manifestazioni su scala mondiale del 15 marzo 2019 (che ha visto la più alta affluenza a Milano, conoltre 100 mila partecipanti) e del 24 maggio 2019.

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