Il fenomeno della contraffazione è da sempre un grave problema sociale. Dalle borse alle magliette passando per le scarpe, tutti possono accedere a questo mercato nero grazie ai suoi costi molto ridotti. Col passare degli anni, la vendita del falso ha registrato una crescita di dimensioni esponenziali in qualsiasi settore come quello dei giocattoli, beni di lusso, prodotti farmaceutici, alimentari e, quello numericamente più preoccupante, il settore abbigliamento.

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 Quest’ultimo troppo spesso viene sottovalutato, esponendo numerosi consumatori ad un rischio eccessivo per la loro salute.

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Sono stati molti infatti i casi in cui numerosi capi di abbigliamento, e non solo, targati Made in Italy  sono stati venduti a prezzi quasi troppo vantaggiosi rispetto al prezzo di mercato. Ma come si può capire quando un prodotto che stiamo acquistando sia falso?

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 Esistono vari sistemi per riconoscere un prodotto falsificato, i più importanti sono quelli ad esempio del prezzo, ovvero, acquistare un prodotto originale con un divario eccessivo tra il prezzo di mercato e quello offerto, può quindi, presumere un alto probabilità di contraffazione. Il marchio CE ovvero, una marcatura che attesta la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea, oppure, altro aspetto importante da osservare, quello dell’etichettatura, che deve essere visibile, facilmente leggibile in italiano, diffidando quindi da quelle che presentano errori ortografici o di stampa.

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 Questa settimana sarà dedicata proprio alla lotta alla contraffazione, con l’obiettivo di sensibilizzare attraverso campagne informative i consumatori ad essere più cauti negli acquisti, informandoli dei rischi che si possono incorrere e di come il mercato del falso, può recare oltre che problemi di salute, anche gravi problemi economici al mercato Made in italy.

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