Si fa sempre più arduo il ruolo e la funzione del genitore di questi tempi!

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Molte delle certezze e degli apprendimenti faticosamente acquisiti per svolgere adeguatamente il ruolo di “buoni” formatori, vanno letteralmente in fumo e vengono messi seriamente in crisi quando scopriamo che il figlio/a adolescente ha iniziato a fare uso di stupefacenti! Un tocco di fumo, una cartina già “rollata con dell’hascish in una tasca del giubbino o nascosta in fondo a quel cassetto, una bustina sospetta..! Che fare?? Dopo il primo innegabile ed inevitabile sgomento e disperazione, è necessario gestire la situazione con un’adeguata “freddezza”, senso pratico e misurata razionalizzazione. Intanto, ove ci sia la possibilità, è opportuno informare e condividere la “scoperta” con l’altro genitore: abbiamo bisogno di forza, alleanza e complicità. Poi,  ovviamente, è necessario, per entrambi i genitori,  affrontare la questione direttamente con il figlio/a….senza aggredire, senza esasperare i toni conflittuali, ma risulta maggiormente efficace un atteggiamento sinceramente aperto alla comprensione: chiedete, ma non fate interrogatori, esprimete sinceramente e direttamente la vostra preoccupazione, ma non usate toni melodrammatici, accogliete le minimizzazioni che l’adolescente vi porta (…del tipo “…..ma è solo una canna!”), ma non avvallatele in alcun modo, esprimendo la vostra ferma convinzione  in senso contrario!

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Ma la strategia migliore da adottare, dopo questo primo approccio, è quella di “rendere pubblico”    questo “evento”!!…Parlate con gli insegnanti, con le zie, con i nonni, con i vicini, con i compagni di vostro figlio stesso, con i rispettivi genitori, con la vostra rete amicale e con tutto il contesto sociale che vi circonda; ma non in modo delatorio, recriminativo, accusatorio o giudicante! Semplicemente non permettete che l’ombra del segreto e della vergogna alimenti ulteriormente questa situazione! Spesso la condotta “deviante” dell’adolescente, soprattutto in un primo momento, è dettata non tanto dalla dipendenza fisica e psicologica dalla sostanza, ma dalla curiosità, dalla voglia di sperimentazione, e, in misura maggiore, dal bisogno di contravvenire alle regole ed alle leggi sociali…la segretezza ed il nascondere la realtà, non fa altro che alimentare questa “aurea” d’illegalità e, quindi, la tentazione d’infrangerla!    

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                                                                                                          Lorella Ninni

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