Dopo aver per diverso tempo riempito le pagine dei quotidiani, la vicenda Alitalia torna alla ribalta. FS ha presentato una manifestazione d’interesse, necessaria per analizzare il dossier dell’azienda, tuttavia non ancora vincolante. C’era stata bagarre nei giorni scorsi tra il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il vicepremier, Luigi Di Maio, che aveva annunciato una partecipazione del MEF all’ennesimo tentativo di salvataggio della compagnia di bandiera. Sotto la benedizione del Premier, Giuseppe Conte, che ha esaltato la partnership, definendola fondamentale al rilancio del Paese, il piano, al vaglio dei vertici FS e dei ministeri competenti, prevede la creazione di una NewCo in cui il gruppo guidato da Gianfranco Battisti avrà un ruolo determinante. 

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FS, controllata del Tesoro, farebbe il suo ingresso nel capitale Alitalia con una quota del 30%, ma meccanismi compensativi di governance permetteranno alla compagnia ferroviaria di avere il controllo. L’obiettivo, su cui punta fortemente l’esecutivo, è quello di integrare gli spostamenti, evitando che una compagnia estera possa favorire i suoi hub riducendo il grado di connettività del Paese. Non mancano, ovviamente, le perplessità.

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Ci si domanda come possa FS reperire ed impegnare risorse nell’acquisto di Airbus o Boeing a lungo raggio, di cui la compagnia di bandiera necessita con urgenza. Tutto dipenderà anche dal partner industriale che il governo dovrà scegliere. I rumors indicano tra i papabili più accreditati varie compagnie cinesi, foriere di sinergie turistiche tra la Cina e il Bel paese. Presto avremo una risposta, stando alle parole di Di Maio, il quale ha indicato come deadline la data del 31 ottobre.

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