Roma, 11/10/2018 – “Non è passato molto tempo dal disastro di Genova, eppure qualcuno sembra aver già dimenticato tutto, come se fosse tutto superato e non ci sia nulla a cui badare – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – ci sono altrettanti viadotti che rischiano un decadimento strutturale e non mi sembra il caso di sottovalutare il problema, bisogna intervenire subito per evitare di dover assistere ad altre tragedie. C’è una manutenzione totalmente assente e laddove ci fosse risulta inadeguata, questo non può essere un problema sul quale perdere tempo, ogni istante può essere decisivo, soprattutto ora che siamo in periodo di grandi piogge”.

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Ancora Genova non ha avuto le sue concrete risposte, eppure il problema che riguarda i viadotti autostradali non è solo un tragico evento passato. Altri viadotti sono a rischio di decadimento strutturale e ancora non si è provveduto a delle reali verifiche che possano rassicurare i cittadini sulle condizioni di questi tratti autostradali.

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“Le infrastrutture interessate da questo pericolo sono diverse, in questo caso però facciamo riferimento al viadotto Macchia Maura, il viadotto Santa Croce, il viadotto Cocullo ed il viadotto Palazzo dell’autostrada A25 – prosegue Nesci – non tralasciamo il viadotto Isola del Gran Sasso dell’autostrada A24, come potete constatare stiamo parlando di tratti importanti e nevralgici per la circolazione dei cittadini – conclude Nesci – chiediamo quindi una relazione dettagliata che possa far luce sul reale stato di sicurezza di questi viadotti e qualora dovessero realmente emergere criticità per un possibile decadimento strutturale degli stessi, le Istituzioni provvedessero a scongiurare danni all’incolumità fisica dei cittadini”.

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