Sembra più di un’ipotesi quella che trapela già da giugno attraverso le finestre del Ministero dello Sviluppo Economico ed ora sul tavolo della Commissione ambiente del Senato. Il costo del bollo calcolato in base al livello d’inquinamento del veicolo e senza tener conto più, quindi, della potenza del motore. Chi avrà l’auto più inquinante sarà il cittadino che pagherà di più. La categoria Euro 3, dunque, sarà altamente penalizzata essendo la più inquinante.
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La sostenibilità ambientale ringrazierà, nel momento in cui verrà apportata una modifica simile, sicuramente positiva. Sensibilizzare i cittadini sul tema è uno degli obiettivi dell’anno 2017, anno in cui gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile hanno fatto capolino all’interno della manovra finanziaria. Se questa iniziativa dovesse essere inserita all’interno della Legge di Bilancio 2018, partirebbe già agli albori dell’anno nuovo e consentirebbe fin da subito di voltare una piccola pagina di un libro controverso come quello delle dinamiche riguardanti la sostenibilità ambientale italiana.
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Tutte le novità in merito a questa manovra verranno precisate nei prossimi mesi, con particolare riferimento alle reali differenze nella scala dei costi in base all’impatto ambientale dei veicoli. Partendo da questo presupposto ed in attesa delle dovute specifiche, si può solo accogliere positivamente questa presa di posizione netta, che servirà anche a sensibilizzare le persone sull’importanza della sostenibilità ambientale.
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