Ci siamo da pochi giorni lasciati il carnevale alle spalle ed è tempo di bilanci. Vorremmo che questa analisi riguardasse unicamente il consumo di frappe e castagnole, ma sfortunatamente occorre ancora una volta fare i conti con il fenomeno della contraffazione. Nelle ultime settimane le forze dell’Ordine, in primis la Guardia di Finanza, sono state duramente impegnate in una task-force tesa ad arginare i tentativi di frode nel commercio di prodotti non originali legati al carnevale. Tra le operazioni maggiormente degne di nota ricordiamo il sequestro avvenuto circa una settimana fa nella cittadina di Piraino, dove le Fiamme Gialle hanno scoperto presso un esercizio commerciale gestito da un uomo di nazionalità cinese un quantitativo enorme di prodotti contraffatti di provenienza asiatica. Si tratta, nello specifico, di maschere, parrucche, costumi e giocattoli carnevaleschi privi della necessaria certificazione di conformità alle disposizioni europee o, peggio, muniti di una falsa etichettatura CE. È stato riscontrato che gli articoli destinati ai bambini al di sotto dei tre anni erano sprovvisti delle indicazioni relative ai materiali utilizzati e, quindi, potenzialmente dannosi per la salute dei piccoli.

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Un’altra importante operazione delle Forze dell’ordine è avvenuta a san Giuseppe Vesuviano in provincia di Napoli. In questo caso l’indagine ha riguardato una società che conservava in una struttura di 2000 metri quadrati prodotti contraffatti legati al carnevale. Sono stati sequestrati 69000 giocattoli, 96000 articoli per cosmesi, 14000 tra vestiti e maschere. Anche questa volta i prodotti contraffatti provenivano dalla Cina ed erano privi degli standard di sicurezza previsti dalla legge.

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Anche la capitale del carnevale, Venezia, non è stata tenuta fuori dai traffici illeciti: la Guardia di Finanza ha effettuato dei controlli in alcuni esercizi commerciali del centro storico ed ha smantellato un vasto commercio di articoli non originali che si alimentava presso alcuni magazzini di stoccaggio gestiti anche in questo caso da cittadini cinesi. Sono stati sequestrati ben 2,8 milioni di prodotti tra abiti, maschere, trucchi e giocattoli e sono state denunciate otto persone. A colpire gli inquirenti è stato anche il rinvenimento di circa 60000 articoli di abbigliamento che riportavano il marchio contraffatto di importanti aziende di moda.

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