Roma, 15 dicembre 2016 – “Garantire a tutti i cittadini disabili di poter acquistare dispositivi medici di ultima generazione a prezzi agevolati grazie al Servizio sanitario nazionale , un diritto negato da diciassette anni, rimasto chiuso in un cassetto dai governi che si sono succeduti, è arrivata l’ora di aggiornare l’elenco, prima di dover festeggiare il diciottesimo compleanno; – l’ironia pungente del Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci che solleva una questione lasciata per troppo tempo in sospeso – esigiamo di conoscere i tempi tecnici della Commissione chiamata ad esprimere un parere sul testo presentato, un atto che contiene però dei punti deboli, – continua il Presidente Nesci – ci riferiamo in particolare ai criteri per l’aggiudicazione degli appalti concernenti gli ausili che devono uniformarsi a criteri economici, di qualità e soprattutto di adattabilità dei dispositivo alle diverse esigenze del cittadino disabile”.

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L’Unione per la difesa dei consumatori interviene a seguito del servizio mandato in onda dal programma “Le Iene” che ha riportato l’attenzione su una questione segnalata già nel 2014 che ad oggi, nonostante i numerosi impegni, ancora non ha trovato una soluzione negando la possibilità alle persone disabili di poter usufruire degli ausili necessari alla loro deambulazione.

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Il Nomenclatore tariffario che, in linea di principio, rappresenta un lodevole strumento di welfare e inclusione sociale, per molti disabili è la sola possibilità per poter condurre una vita autonoma senza dover spendere una fortuna per l’acquisto degli apparecchi dai prezzi proibitivi, tutto ciò naturalmente, se i dispositivi fossero presenti nell’elenco che risulta aggiornato al 1999 non includendo pertanto le nuove tecnologie degli ultimi 20 anni.

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Abbiamo provveduto non solo ad avviare una raccolta firme che sarà condotta non solo presso le nostre sedi presenti in tutta Italia ma anche in alcune piazze italiane, ma abbiamo inviato – conclude Denis Nesci –una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute affinché possano attivarsi celermente per garantire in tempi brevissimi l’aggiornamento del Nomenclatore, garantendo così ai cittadini l’assistenza necessaria”.

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