L’Unione per la Difesa dei Consumatori di Fasano, in seguito all’inoltro ai cittadini del comune dei bollettini della Tari ha invitato una lettera al sindaco Lello Di Bari per evidenziare errori presenti nei bollettini. Questo è quanto si legge nella segnalazione: “In questi giorni, precisamente dal 3 febbraio 2015, tutta la cittadinanza di Fasano, attraverso le Poste Italiane, sta ricevendo i bollettini di pagamento della Tari (a saldo 2014). Si riscontrano immancabilmente i problemi di sempre circa la inefficienza della Pubblica Amministrazione ed in particolare della nostra.   A tale scopo facciamo notare che: il recapito, come prima detto, è stato effettuato dal 3 febbraio, mentre la data di scadenza dei versamenti è del 31 gennaio; nel plico vengono consegnati tre bollettini di cui uno a saldo dell’intero pagamento e gli altri due nel caso di rateizzazione (tutti però con la scadenza del 31 gennaio); gli utenti meno abbienti hanno presentato domanda di esenzione, ma gli uffici comunali preposti non hanno ancora dato comunicazione degli aventi diritto (però gli utenti hanno ricevuto i bollettini di pagamento).   In tempi di spending review mal si concilia questo tipo di atteggiamento che fa denotare scarsa attenzione nei confronti dei cittadini (anche di coloro che hanno intenzione di pagare) a cui materialmente non viene data la possibilità di rateizzare, non viene concesso il tempo necessario per recuperare la moneta per effettuare i pagamenti, viene sprecata carta (due fogli per ogni utente per circa 30 mila utenti fanno consumare circa 60 mila fogli di carta, cioè 200 risme che, al costo di 5 euro, comportano nelle casse comunali la spesa di 600 euro) in barba all’ambiente per toner e carta consumata.   Vi preghiamo di accelerare il completamento dell’istruttoria di quanti avranno diritto all’esenzione e verificare la possibilità di rateizzare con due scadenze congrue che riteniamo possibili una a fine febbraio e l’altra ad aprile. In attesa del Vostro riscontro, Vi pregheremmo anche di rivolgere interesse al miglioramento degli atteggiamenti dei funzionari Tricom/Serti, che in molte occasioni lasciano a desiderare sia per i tempi d’attesa che per le risposte che vengono date. E’ opportuno anche precisare che molte richieste rimangono inevase e la gente aspetta risposte da tempo”. 

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