L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con due distinte comunicazioni in data 7 ottobre 2013 e 3 dicembre 2013, ha invitato tredici professionisti, che erano stati segnalati da associazioni di consumatori, a rimuovere i profili di scorrettezza insita nella comunicazione dei rispettivi prodotti. 
Erano stati segnalati infatti dei produttori di crackers, di un digestivo effervescente e di un salume, in quanto non apponevano sulle confezioni l’effettivo quantitativo di sale contenuto nel prodotto. Il rischio per il consumatore è di mangiare dei cibi credendo che siano a basso contenuto di sale o non salati, mentre invece contengono comunque sale. Peggio ancora se si tratta di un consumatore che soffre già di pressione alta e cerca di stare attento a quanto sale mangiare, per non andare incontro ad altre e più gravi conseguenze.
Il consumatore deve essere messo chiaramente a conoscenza dei quantitativi di sale , come di un qualsiasi altro ingrediente, contenuti in ciò che mangia, soprattutto quando si tratta di cibi di preparazione industriale.
Le indicazioni non corrette possono essere: “30% di sodio in meno” … ma rispetto a che cosa?!; oppure “poco sale” oppure ancora “non salati in superficie”.
A seguito di queste comunicazioni i professionisti in questione hanno assunto l’impegno di correggere le informazioni scorrette e di chiarire l’effettiva portata nutrizionale del sale in suddetti prodotti.
A breve, non appena esaurite le scorte, saranno in commercio le nuove confezioni, dove ad esempio invece di “Crackers non salati in superficie”, troverete espressioni più chiare come “Crackers salati. Senza granelli di sale in superficie”.
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