Da mesi proseguono le proteste dei
/nresidenti della Falcognana che proprio non vogliono arrendersi di fronte alla
/ndecisione di spostare la discarica nel tratto verde nei pressi dell’Ardeatina, uno
/nspazio tanto ampio apparentemente lontano dalle abitazioni al punto tale da designarlo
/ncome il miglior sito in sostituzione a Malagrotta. Una scelta nata dopo mesi di
/ndiscussione non solo nelle varie sedi a livello regionale, ma anche negli
/norgani al vertice: domani, 17 settembre, nella Camera dei deputati all’ordine
/ndel giorno è prevista infatti la risposta a quattro delle 12 interrogazioni e
/ninterpellanze presentate ai ministri competenti, perché per risolvere il
/nproblema sono stati chiamati in causa non solo il Ministero dell’Ambiente, ma
/nanche quello dei Beni e delle Attività culturali e infine quello delle
/nInfrastrutture e i Trasporti.

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Nella vicenda è intervenuta anche l’Autorità
/nGarante della Concorrenza e del Mercato la quale, attraverso una segnalazione inviata
/nalla Regione Lazio, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
/ndel Mare, al Sindaco del Comune di Roma, al Commissario delegato per
/nl’emergenza ambientale nel territorio di Roma e Provincia, ha voluto esprimere
/nil proprio parere mettendo in evidenza le criticità della gestione dei rifiuti.
/nSecondo le osservazioni dell’Agcm negli ultimi anni si è privilegiato lo
/nsmaltimento dei rifiuti in discarica che hanno un svantaggio non solo dal punto
/ndi vista ambientale, ma anche economico (i costi per il servizio di igiene
/nurbana nel Lazio sono i più elevati in assoluto).

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La Regione Lazio è stata pertanto inefficiente
/nper ciò che attiene la corretta gestione dei rifiuti urbani, ignorando una
/nserie di alternative quali ad esempio gli impianti in grado di trasformare i
/nrifiuti indifferenziati in combustibile da rifiuto, o gli stessi impianti di
/ntermovalorizzazione.

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Secondo l’Autorità la scelta di
/nfavorire, negli anni, il ricorso allo smaltimento in discarica rispetto ad
/ninterventi di recupero di materia dalla raccolta differenziata e di energia dai
/nrifiuti indifferenziati, ha ostacolato il raggiungimento di un assetto
/nintegrato di gestione dei rifiuti urbani efficiente, nel quale le diverse
/nmodalità di gestione venissero poste, laddove possibile, in concorrenza tra
/nloro. Ne deriva che la tariffa a carico dei cittadini del Comune di Roma per la
/ngestione dei rifiuti è tra le più alte di Italia e seconda, fra le grandi
/ncittà, solo a quella di Napoli (dati Agenzia per il controllo e la qualità dei
/nservizi pubblici locali di Roma Capitale).

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Insomma, una situazione che sicuramente
/ndomani non troverà una soluzione ma che si spera possa finalmente far riflettere
/nla Regione sulla nuova rotta che bisognerà seguire per la futura amministrazione.

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