Basilico, pinoli, uno spicchio d’aglio, un filo d’olio e…botulino? Non
/nè una nuova ricetta per rendere il pesto ancora più saporito, ma l’ultimo
/nallarme lanciato dal Ministero della Salute a seguito dei casi di
/nintossicazione che hanno portato in ospedale ben 20 persone che lamentavano gli
/nstessi sintomi: problemi
/ngastrointestinali come diarrea e vomito, altri problemi neurologici come
/nstanchezza e abbassamento delle palpebre.
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Alla classica domanda su cosa avessero mangiato, gli intossicati hanno
/ndato tutti la stessa risposta: il pesto. È partita così una lunga lista di
/nesami per accertare la causa del malessere che ha avuto un responso alquanto
/ninatteso, in quanto, secondo alcune analisi risulterebbero tracce di botulino,
/nquella sostanza nota comunemente in ambito medico, utilizzata per combattere i
/ntanto odiati segni della vecchiaia.
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Il botulismo in campo alimentare è una malattia causata da una tossina
/nprodotta dal batterio Clostridium botulinum che vive nel suolo, in assenza di
/nossigeno e produce spore che possono resistere all’ambiente esterno anche per
/nun lungo periodo. La tossina viene infatti prodotta in mancanza di ossigeno e
/nquando la temperature superano cinque-dieci gradi; al contrario non si forma
/ninvece in ambienti molto acidi, come salsa di pomodoro o aceto. È possibile
/nperò sconfiggerla con il calore, per questo è sempre consigliabile cucinare i
/ncibi a 105 gradi per due ore o nella pentola a pressione per dieci minuti.
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ll botulino può essere presente in cibi inscatolati o conservati, soprattutto
/ndi produzione domestica ed è sempre buona norma non consumare prodotti che
/nall’apertura presentano odori anomali, o contenitori che mostrano
/nrigonfiamenti.
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Il rischio di ingerire cibi che contengono la tossina è molto alto e
/npotrebbe provocare delle serie conseguenze, nella forma più grave potrebbe
/naddirittura provocare alla paralisi dei muscoli respiratori, pertanto quando si
/navvertono i primi sintomi è sempre meglio recarsi presso una struttura
/nospedaliera che inietterà un siero entro 48 ore.
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L’ appello è quindi quello di fare massima attenzione in primis a come
/nsi presenta il cibo e controllare
/neventuali confezioni di pesto della ditta Bruzzone e Ferrari in possesso che
/nappartengono alla partita “incriminata”, di non consumarle e di
/nconsegnarle alla Asl o al supermercato
/ndi acquisto.
