Aprile 2011  si apre con un nuovo rincaro. Questa volta a
/npagarne le conseguenze, saranno tutti coloro che hanno deciso di investire nel
/nmattone chiedendo un mutuo con tasso variabile. La Banca Centrale Europea si è
/nriunita ieri e ha deciso di alzare il tasso centrale Bce dall’ 1 all’ 1, 25%  azione necessaria, secondo i vertici alti, per
/ncombattere la minaccia dell’inflazione e difendere famiglie, imprese e poveri.

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Secondo una stima, il rialzo dei tassi
/ninteresserà 2.233 mila famiglie (il 40% degli italiani) titolari di un mutuo a
/ntasso variabile che subiranno così un aumento di spesa annuo di 144 euro l’anno
/ncirca, ossia di 12 euro al mese, arrivando fino a 200 euro nel centro-sud.

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L’aumento del costo dei mutui, sommato
/nal rincaro dei mesi precedenti sulle bollette per l’elettricità e del gas,
/nnonché quello contestatissimo sulla benzina, porterà ad un aggravio di spesa
/nmedio attorno ai 500 euro annui per i consumatori italiani.

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Lo scenario futuro, secondo le
/nindicazioni dei futures degli Euribor, non si profila così roseo, lasciando
/nchiaramente presagire nuovi ritocchi (questo infatti è l’ottavo dal 2010)
/nall’insù nei prossimi trimestri, con effetti non del tutto trascurabili per chi
/nè alle prese con l’acquisto di una casa.

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