La trasparenza e l’informazione prima di tutto, soprattutto quando si tratta di giustificare l’interruzione di un servizio pubblico che causa non pochi problemi ai lavoratori pendolari”. Queste le dichiarazioni del Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci a seguito dei disagi subiti da numerosi viaggiatori che quotidianamente utilizzano i servizi di trasporto regionale per raggiungere la Capitale. In particolare, nella settimana compresa tra l’11 e il 17 giugno, sarebbero stati segnalati casi di mancata partenza di autobus, impedendo ai passeggeri di poter effettuare i regolari trasferimenti da e per Roma. Ma il fatto che ha scatenato l’indignazione degli utenti si è verificato nella stazione di Anagnina, dove è stato affisso un annuncio cartaceo nel quale si giustificavano i disservizi causati dal “mancato arrivo in stazione dei bus dalle varie località”.
Mettiamoci per una volta nei panni di un lavoratore pendolare che ogni mattina deve svegliarsi presto per raggiungere in tempo il posto di lavoro: deve pregare che l’autobus parta in tempo, che ci sia il posto libero per mettersi seduto e godersi in pace i minuti di relax prima di arrivare alla stazione di arrivo e, non da ultimo, che l’aria condizionata sia funzionante,visto il caldo registrato in questi giorni”. – aggiunge il Presidente Nesci – “Avrà forse diritto a ricevere una motivazione esauriente nel momento in cui si trova nell’impossibilità di  usufruire di un servizio per cui paga?
L’Unione per la difesa dei consumatori ha inoltrato una lettere a Cotral S.p.a. e alla Direzione Regionale Trasporti Lazio per chiedere ulteriori spiegazioni sull’accaduto, entrando nel merito delle linee coinvolte nel problema.
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