Il 2011 è stato certamente l’anno che mi ha cambiato la vita,ho
/nvissuto 12 mesi intensi fatti di impegno e soddisfazione, all’interno
/ndi un contesto giovane e stimolante che certamente ha contribuito
/nalla mia crescita professionale e umana.

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Quando il 1 marzo mi è stata data l’opportunità di far parte
/ndella grande famiglia dell’Udicon non potevo certamente immaginare
/ncosa sarebbe successo da lì ad un anno: sono entrata in punta di
/npiedi, con l’intenzione di dare un aiuto alle persone in difficoltà
/ne mai mi sarei aspettata un lavoro tanto duro ma allo stesso tempo
/nappagante. L’attività del volontario del servizio civile infatti
/nnon si esaurisce con le 6 ore giornaliere, ma se vissuto con la
/ngiusta intensità, si protrae durante tutto il corso della giornata,
/nin quanto ti proietta in un’altra dimensione in cui cerchi di
/nelaborare i pensieri alla ricerca di una soluzione ai problemi che
/nriscontri nella vita di tutti i giorni.

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Ed è così che un piccolo contributo nel sociale, così come è
/ninteso per lo Stato, diventa a poco a poco un vero lavoro,
/ncontraddistinto dalla passione per tutto ciò che gira intorno ad un
/nuniverso fatto di persone che non sempre possono far sentire la loro
/nvoce, ma che hanno bisogno di un aiuto concreto.

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Il servizio civile è stata la mia prima esperienza nel mondo del
/nlavoro, una palestra di vita che mi ha messo davanti alla realtà che
/nnon sempre si può fare tutto da soli, e che i risultati si
/nraggiungono con la collaborazione di ogni componente della squadra
/nche ha l’unico obiettivo di assistere, difendere e tutelare i
/ncittadini.

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Devo ringraziare quindi l’Udicon che ha sostenuto la mia
/nattività e creduto nelle mie potenzialità, rendendomi una persona
/nmigliore.

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                                                                                                                 Donini  Martina

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