Diventa sempre più pesante il
/ncosiddetto “carrello della spesa” a causa dell’inflazione e del pesante aumento
/ndei prezzi di prodotti acquistati con maggiore frequenza, come il cibo o i
/ncarburanti, pari al 4.2%, cioè 567 euro in più per una famiglia di 3 persone su
/nbase annua, mentre per  una famiglia
/nformata da 4 persone tale aumento è di 617 euro: un rialzo che risulta ben
/nsuperiore al tasso d’inflazione, che è del 3.2%. Aumenti che certamente gli
/nitaliani non si trovano in più nelle buste paga o nelle pensioni, e che
/npeggiorano così le condizioni delle persone che 
/nnon si trovano più sull’orlo del precipizio, bensì precipitati
/ndentro.

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Secondo i dati  ISTAT, che confermano le stime provvisorie,
/nsu base mensile la crescita annua sarà dello 0.8%, anche se nel complesso si
/npuò dire che a gennaio il tasso di inflazione annuo ha registrato un lieve
/nrallentamento, passando dal 3.2% al 3.3% di dicembre,  mentre su base mensile i prezzi sono aumentati
/ndello 0.3%.

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Tra i beni alimentari lavorati
/npiù acquistati si mette in luce l’aumento del pane e della pasta che sono
/naumentati entrambi del 0.3% in crescita su base tendenziale, rispettivamente
/ndel 2.9% e del 2.1%; rialzi si rilevano inoltre per i prezzi del caffè  (+0.5%, +16.5% rispetto a gennaio 2011) e
/ndello zucchero (+0.3%, +15.9% su base annua). Con riferimento agli Alimenti non
/nlavorati, il rialzo congiunturale è principalmente dovuto all’aumento dei
/nprezzi dei Vegetali freschi +2.3% (8.7% in flessione su base annua).

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Oltre al carrello della spesa a
/nspingere i prezzi è l’aumento dei beni energetici, i quali registrano un
/naumento congiunturale del 3.9%, che porta il tasso tendenziale al 15.5% (in
/ncrescita del 13.7% da dicembre). L’aumento è dovuto agli incrementi dei prezzi
/nsia nei comparti regolamentati che non. Nel primo comparto si è avuto un
/naumento dei prezzi del 3.9% rispetto a dicembre e del 14.1% rispetto all’anno
/nprecedente (dal 10.1% di dicembre 2011); in particolare, l’energia elettrica è
/naumentata del 5% su mese e dell’11.2% su anno e il gas del 3.3% e del 16%. Per
/nquanto riguarda invece i comparti non regolamentati si è registrato un
/ninnalzamento dei prezzi del 4%, con una crescita su base annua del 16.4% (+
/n16.1 a dicembre): la benzina ha subito un rialzo del 4.9% sul mese precedente e
/nil relativo tasso di crescita tendenziale è salito al 17.4%; il gasolio per mezzi
/ndi trasporto, invece, è salito del 4.7% e cresce su base annua del 25.2%;
/nmentre il gasolio per riscaldamenti è lievitato del 1.8% mensile, cioè del
/n15.2% in un anno.

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In conclusione, dopo tutti questi
/ninnalzamenti le uniche spese che abbiamo visto diminuire dal gennaio 2012 sono
/nquelle bancarie e finanziarie, dovute alle disposizioni sulle imposte di bollo
/nper conti correnti, titoli e prodotti finanziari sotto i cinquemila euro decisi
/ncon la manovra del Governo Monti. 

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