Anche quest’anno si è dato il via alla corsa ai saldi. Dopo il frenetico periodo pre-natalizio trascorso a caccia di regali per parenti ed amici, possiamo dedicarci con calma ai nostri acquisti. Finalmente sarà possibile comperare quelle scarpe costose alla metà del loro valore…Durante i saldi la possibilità di fare affari convenienti o di riuscire ad acquistare quel capo che si è tenuto d’occhio durante il resto dell’anno ma che non potevamo permetterci, è reale. Non meno facile risulta cadere nelle cosiddette “fregature”. Per questo si spera che i consumatori possano trovare all’interno dei negozi vere occasioni, con prezzi realmente ridotti e con un buon rapporto qualità-prezzo. Le regole fondamentali per evitare queste trappole sono state introdotte dal Decreto Legislativo n. 24 del 02/02/2002, provvedimento non troppo pubblicizzato ma molto prezioso nel fornire indicazioni ai consumatori. Per questo motivo l’U.di.con., Unione per la difesa dei consumatori, ha deciso di elencare le regole fondamentali per fare dei buoni acquisti ed evitare di cadere in questi tranelli.
I capi in svendita si possono sostituire: conservare lo scontrino.
Il D.lgs n. 114/1998 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”. Pertanto il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.
Le vendite devono essere realmente di fine stagione.
L‘art. 15 del D.lgs n. 114/1998 stabilisce che “le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo”. Pertanto la merce in “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino, visto che questi ultimi non “rischiano” un forte deprezzamento, perché sono ormai andati fuori moda e dunque sono già deprezzati. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova.
Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia.
Acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare la convenienza dell’acquisto.
Prezzo esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98).
Sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. I messaggi pubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per il consumatore.
Prova dei capi.
È a discrezione del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. Controllare attentamente l’etichetta e la taglia.
Consigli.
Confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi, non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti. Seguite, già da prima dell’inizio dei saldi, i prodotti da voi preferiti e segnatevi i prezzi di cartellino.
Negozi.
Controllate che fra la merce in saldo non ci sia merce “vecchia” offerta in saldo o quella nuova a prezzo pieno; le merci devono essere separate. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verrà presentato in negozio.
Forme di Pagamento
Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat il commerciante è obbligato ad accettarle come forme di pagamento anche durante il periodo dei saldi.
Se pensate di essere caduti in uno di questi tranelli, potete rivolgervi al nostro ufficio U.Di.Con.: il nostro legale sarà lieto di accogliervi e ad aiutarvi a risolvere il problema. In alternativa potete rivolgervi  all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
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