Si è conclusa, fortunatamente, con risultati positivi la settimana nera che ha interessato le Poste Italiane. Il black out nel sistema informatico iniziato il 1 giugno e prolungatosi per una settimana intera, interessando 14.000 uffici postali del territorio nazionale, ha creato non pochi problemi ai consumatori. La causa dei disservizi, sarebbe stata originata non solo dall’aggiornamento al software dei sistemi centrali sui quali poggiano le attività degli uffici, ma anche da un guasto al Vtam (Virtual communications access method) che gestisce tutte le 60.000 postazioni della rete di Poste italiane.
A pagare le conseguenze di ciò, ancora una volta sono stati i cittadini costretti a interminabili ore di fila, o alla ricerca di sportelli funzionanti nella città. I disagi hanno infatti provocato dei ritardi dei pagamenti delle pensioni e in particolare delle bollette in scadenza su cui matureranno gli interessi di mora, ed è proprio per questo che le associazioni consumatori sono scese in campo a tutela dei cittadini, ottenendo risarcimenti per i singoli da Poste italiane.
Dall’incontro di ieri è stato deciso che gli utenti penalizzati dal disservizio, potranno ottenere un indennizzo attraverso la procedura della conciliazione per danni documentati, ovvero causati da ritardi dei pagamenti di multe, tasse, bonifici, bollette,  oppure ancora per danni dovuti alle mancate spedizioni di raccomandate per concorsi, per le notifiche di atti giudiziari e simili, mentre saranno previste forme di risarcimento per categorie particolari come i pensionati.
La vicenda non è passata però in sordina, la Procura della Repubblica ha infatti aperto ieri un fascicolo di indagine sul disservizio per stabilire se esso sia conseguente al cambio del software o dipenda da un’azione di danneggiamento.
Bisognerà aspettare comunque il 17 giugno per capire l’entità degli indennizzi che saranno corrisposti, previa compilazione della modulistica disponibile presso gli Uffici delle Poste.

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