La messa al bando dei neonicotinoidi nella coltivazione del mais è al centro di un dibattito sui metodi da seguire per la ripresa di questa importantissima porzione del settore agricolo. L’impiego di sostanze chimiche per combattere lo spauracchio Diabrotica, parassita dannoso per il mais, è finito al centro di aspre polemiche: i suoi effetti sull’ambiente si sono dimostrati infatti devastanti, poiché hanno causato la morte di moltissime api, insetti preziosissimi come indicatori dello stato di salute dell’ambiente. L’imperversare della Diabrotica in alcune zone è stata erroneamente addebitata al mancato utilizzo di concianti neonicotinoidi, ma ora questo tipo di valutazione pare errata, poiché la vera causa dell’azione del parassita in questione sembra legata più che altro al sistema monoculturale intensivo che viene adottato. Sulla base di queste considerazioni da più parti si auspica che non ci si serva più di soluzioni che privilegino l’uso pressoché illimitato ed esclusivo della chimica per la lotta ai parassiti del mais.

UFFICIO STAMPA UDICON
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