Più frutta e verdura nelle scuole è questo il succo del protocollo d’intesa tra il Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e  il Presidente della Coldiretti Sergio Marini.
I dati sono allarmanti un bambino su quattro a tavola non mangia, almeno una volta al giorno, nessun prodotto ortofrutticolo. Negli ultimi 5 anni il consumo di frutta e verdura è calato del 20%, a conferma di un progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea tra le giovani generazioni.
Il protocollo d’intesa prevede la sensibilizzazione dei giovani ad un corretto comportamento civico rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni alimentari italiane.
“E’ importante – ha detto il Ministro Mariastella Gelmini – che i bambini imparino ad avere uno stile di vita corretto. La scuola è uno dei luoghi deputati ad educare gli studenti al rispetto per l’ambiente, alla conoscenza delle ricchezze del proprio territorio e alla valorizzazione di sani comportamenti alimentari”.
“Questa collaborazione è un’opportunità importante per gli studenti, non solo perché permette loro di imparare a mangiare sano e a riconoscere i prodotti delle nostre terre, ma anche perché quello agricolo è uno dei settori fondamentali su cui puntare per il rilancio della nostra economia. Riavvicinare i giovani all’agricoltura – ha concluso Gelmini – significa anche insegnare loro a valorizzare le proprie tradizioni locali, i prodotti tipici e a rafforzare il senso di appartenenza al proprio territorio “.
Nell’ambito del protocollo Coldiretti si avvale della collaborazione di Onafrut (Organizzazione nazionale Assaggiatori Frutta) che svolge un’azione didattico-formativa sui consumatori più giovani in aggiunta all’attività principale svolta dal panel di assaggiatori. La metodologia scelta è fondata sia sulle tecniche utilizzate dagli assaggiatori di frutta, sia sulla consapevolezza che il migliore metodo a disposizione di un consumatore per definire la qualità della frutta si basa sull’utilizzo dei 5 sensi.
La scorretta alimentazione è, insieme alla minor attività fisica, una delle cause principali della crescente diffusione di casi di obesità e di sovrappeso che interessano in media un terzo dei ragazzi tra i 6 e gli 11 anni secondo l’indagine “OKkio alla Salute” condotta dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2008.
“Si tratta – sostiene la Coldiretti – dell’effetto del crescente consumo tra gli adolescenti di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate a scapito dei prodotti base della dieta mediterranea. L’aumento di peso – precisa la Coldiretti – è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro, nei confronti delle quali la dieta mediterranea ha dimostrato scientificamente di essere particolarmente efficace nella prevenzione. Il rischio è che, dopo anni in cui la vita media si è progressivamente aumentata, a causa delle malattie provocate dal peso eccessivo i giovani di questa generazione potrebbero essere i primi a vivere meno dei propri genitori”.

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