I titolari dei, la cui cifra in Italia si aggira tra i 10 e 15 miliardi, potranno finalmente avere giustizia. Da una circolare emanata dal ministero dell’Economia – sottolinea Denis Domenico Nesci presi dente di U.Di.Con (Unione per la difesa dei consumatori) – le banche o gli altri intermediari che in tutti questi anni hanno erroneamente considerato ‘dormiente’ un conto, che poi non si è rivelato tale, sono tenute a soddisfare direttamente le richieste di rimborso o di ripristino delle condizioni antecedenti la data di versamento al fondo alimentato con quei conti. Ad essere interessati – ha precisato il presidente di U.di.con – sono tutti gli intestatari dei depositi di conti correnti bancari o postali (ma anche libretti di risparmio, titoli obbligazionari o azionari di Stato, contratti assicurativi) che non sono più movimentati da oltre 10 anni (e che hanno un saldo superiore ai 100 euro), i quali potranno rivolgersi alle strutture della nostra organizzazione per essere aiutati a rientrare in possesso dei loro soldi>. Solo dopo l’attivazione delle procedure di rimborso ai risparmiatori, le banche e gli altri intermediari potranno avanzare la richiesta nei confronti del Fondo al fine di ottenere la restituzione delle somme ai titolari dei rapporti o agli aventi causa.

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UFFICIO STAMPA U.Di.Con

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Roma lì 19/01/2009

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U.Di.Con
Il Presidente Nazionale
Denis Domenico Nesci

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