Continua, spregiudicatamente, l’addebito delle spese postali di spedizione su bollette/fatture, da parte delle maggiori aziende di servizi di telecomunicazioni (Telecom, Wind, . . .) non di  quelle di luce, acqua e gas.

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Malgrado siano intervenute molteplici sentenze dei Giudici di pace di tutta Italia, condannando più volte tali manovre di basso calibro, molte aziende continuano a rastrellare ingenti somme.

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Si calcola, ad esempio, che 0.28 centesimi a bolletta per 6 bimestri/anno fanno 1.28 euro che moltiplicati per 10 anni diventano 16.80 euro.

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Piccole somme, che, se moltiplicate per 20.000.000 di utenti fanno 336.000.000 di Euro, capirete che questa ingente somma giustifica il tentativo di raggirare i consumatori. Se poi considerate che molte volte se la cavano (Telecom, Wind, .. ) con multe nettamente inferiore a questi importi, al danno si unisce la beffa.

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Dobbiamo dare un segnale forte, a queste aziende, e denunciare anche ciò che può sembrarci un piccolo disservizio perché, così come riportato in precedenza, dietro queste semplici “sviste” si celano forti interessi economici.

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I consumatori hanno diritto al rimborso delle somme corrisposte a titolo di “spesa spedizione bolletta” relativa agli ultimi dieci anni, oltre interessi.

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A tale scopo tutti gli associati Udicon potranno trovare presso le nostre sedi la modulistica per chiedere la restituzione delle somme indebitamente versate.

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