L’Italia è stata condannata dalla Corte europea di giustizia del Lussemburgo in data 15 gennaio 2009, per il malfunzionamento del numero unico di emergenza 112. La direttiva impone agli Stati membri di adoperarsi affinché gli operatori di telecomunicazioni comunichino ai servizi di soccorso, nella misura in cui sia tecnicamente fattibile, l’ubicazione di coloro che chiamano il numero da telefoni mobili o fissi. Nel 2006 la Commissione aveva già inviato una lettera di diffida all’Italia e concesso due mesi per adeguarsi, ma dopo la risposta italiana Bruxelles ha comunque presentato ricorso alla Corte di Giustizia. La Repubblica italiana è così venuta meno agli obblighi imposti dalla direttiva sul servizio universale e i diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica.
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