È stato presentato a Roma oggi il 7° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, che dedica un’attenzione particolare alle relazioni tra giovani e media. Secondo la ricerca, tra il 2003 e 2007, l’utenza complessiva del Web è passata dal 61% all’83% dei giovani, mentre l’uso abituale (almeno tre volte alla settimana) dal 39,8% al 73,8%. Sul fronte cellulare, si apprende che il telefonino è usato dal 97,2% dei giovani, che però amano anche i libri: il 74,1% ne legge almeno uno all’anno, mentre il 62,1% ne legge più di tre. Il 77,7% dei giovani legge il quotidiano (l’indagine però include anche la free press) uno una o due volte alla settimana (contro il 59,9% nel 2003), mentre il 57,8% legge almeno tre giornali alla settimana. Aumenta anche la lettura dei periodici, letti dal al 50% dei giovani (contro il 44% nel 2003), mentre risulta in calo l’uso della televisione tradizionale (dal 94,9% all’87,9%), compensata dall’aumento della tv satellitare (dal 25,2% al 36,9%). Per quello che riguarda le differenze di genere, queste si vanno riducendo: le ragazze ascoltano di più la radio (il 90,3% contro l’83,1% dei maschi) e leggono di più i periodici (il 55,2% contro il 45,3%). I maschi primeggiano invece nella lettura dei quotidiani (l’80,4% contro il 74,6% delle ragazze) e nel guardare la tv satellitare (il 39,9% contro il 33,6%). Più marcate le differenze in relazione di età: i giovanissimi, tra i 14 e i 18 anni, sono i più voraci consumatori di media, ma non di quotidiani e radio, sostituiti nelle preferenze da pod-cast e download di mp3 dalla rete e playlist scambiate attraverso i blog.
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