Oggi l’Unione europea ha adottato definitivamente la direttiva per un’aria più pulita, presentata dalla Commissione Ue a settembre 2005. Tale decisione si inscrive nella strategia comunitaria sull’inquinamento atmosferico e fissa obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2020. Il nuovo testo riunisce 4 direttive precedenti e stabilisce degli standard per la concentrazione delle particelle sottili che, insieme a quelle più grosse note come PM10, sono considerate le più inquinanti. Entro il 2020 gli Stati membri dovranno ridurre, nelle aree urbane, l’esposizione al PM2,5 con l’obbligo di portarne il livello al di sotto dei 20 microgrammi/m³ nel 2015. Per quanto riguarda il biossido di azoto e il benzene il limite per conformarsi alla normativa europea oscilla tra il 2010 e il 2015.
Il Commissario europeo all’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “Oggi l’Unione europea ha compiuto un passo decisivo nella lotta contro una delle principali cause dei problemi che colpiscono l’ambiente e la salute. I cittadini europei sono preoccupati per l’inquinamento atmosferico. La nuova direttiva sulla qualità dell’aria è una risposta ai loro timori perché fissa standard elevati, ma realistici, per combattere l’inquinamento dovuto alle particelle sottili nell’Unione europea.” 
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