Un chilo di pane acquistato a Reggio Calabria (2,39 euro) ha un prezzo superiore a quello di città come Roma (2,24) e Firenze (1,84). È uno dei dati che emergono da un’inchiesta incentrata su consumi e peso dell’inflazione, elaborata dalla società di ricerche Ref per conto di Unioncamere sulla base dei rilevamenti provenienti dagli Uffici comunali di statistica e diffusi dall’Istat, pubblicata oggi dal Sole 24 Ore. Il paniere di riferimento è stato realizzato con un 95 per cento di prodotti alimentari e il restante 5 per cento con prodotti per la casa e la persona. Sempre a Reggio, che è una delle città con maggiore inflazione, il latte costa 1,38 euro vicino a quanto viene pagato a  Roma ma più di Firenze; la pasta, invece, costa 1,21 euro (meno di Firenze) così come un litro di olio extravergine d’oliva che a Reggio costa 5,63 euro a fronte dei 6,28 di Firenze. Dall’indagine emerge che nelle città del sud, compresa Reggio, la spesa è comunque più conveniente mentre la differenza con le altre realtà del Centro e del Nord del Paese è dettata dalla minore presenza di strutture della grande distribuzione. Buone notizie, per la Calabria, invece, in materia di acquisto casa e affitti. A Catanzaro, secondo quanto riportato nell’indagine del quotidiano finanziario, si spende dalla metà a un terzo di quanto si deve sborsare nelle aree metropolitane come Milano o Roma per l’acquisto di un’abitazione. Il prezzo di compravendita di un trilocale di 90 – 100 metri quadrati in zone semicentrali o periferiche nel capoluogo calabrese è valutato 120 mila euro.  Niente a che vedere con quanto si spende a Roma 399 mila euro per l’acquisto.

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