Scatta il fermo amministrativo per le macchine che, per l’usura della scritta divenuta non più catarifrangente, si sono viste ritirare la targa. Lo sottolinea la Cassazione che ha dato ragione alla Prefettura di Belluno nel ricorso contro un automobilista. Il Giudice di Pace di Feltre nel 2004 aveva annullato il verbale di contravvenzione con il quale era stato disposto il fermo di un’auto “a seguito del ritiro della targa che, in quanto usurata, era priva delle caratteristiche di rifrangenza”.
La Suprema Corte, con la sentenza 2214, ha infatti spiegato che “contrariamente a quanto ritenuto dal Giudice di Pace, il fermo amministrativo è previsto, ai sensi dell’art. 100, comma 15, del Codice della strada, non soltanto nel caso di targhe contraffatte ma anche quando, come in questo caso, le targhe siano prive delle caratteristiche rifrangenti perché usurate”.

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