Abbiamo già in precedenza affrontato il problema di malware, cioè programmi che, come si intuisce dal nome, si installano su un dispositivo all’insaputa per l’utente ed eseguono una varietà di attività dannose; purtroppo ci sono delle novità da segnalare a tal proposito, particolarmente gravi se si tiene conto che l’infezione è avvenuta tramite un’app presente sul Play Store di Android.
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Coloro i quali non dispongono un classico scanner e utilizzano il proprio smartphone per scattare delle foto di documenti da digitalizzare e successivamente esportare come PDF sicuramente la conosceranno: si tratta di CamScanner, che ha più di 100 milioni di download sul negozio di app di Google e prontamente rimossa dal gigante di Mountain View dopo la segnalazione di Kaspersky Lab – qualche giorno fa, infatti, la società di sicurezza russa aveva lanciato l’allarme, rilevando come la versione 5.11.7 di CamScanner installasse un malware che serviva pubblicità invasiva e iscrizioni a servizi a pagamento.
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C’è da chiedersi come sia possibile che gli sviluppatori di un’app così famosa, addirittura consigliata tra quelle “Da non perdere” dello Store di Google, abbiano deciso di imbarcarsi in una pratica tanto discutibile; a voler credere alle parole di INTSIG, proprietaria del software, si sarebbe trattato di una svista, tanto che una nuova versione dell’app, privata del malware, è stata inviata a Google, ma ad oggi ancora in attesa di essere pubblicata. INTSIG si sarebbe avvalsa dei servizi di un’azienda chiamata Adhub, che fornisce banner pubblicitari ma il cui comportamento ambiguo è stato rilevato già in più di un’occasione.
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Il nostro consiglio è di installare immediatamente CamScanner e rivolgervi ad app alternative, almeno fino a quando i dubbi non verranno diradati del tutto.
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