I tempi di conservazione degli alimenti variano in relazione alla loro composizione e all’ambiente nel quale vengono tenuti. In base alla facilità con cui essi si deteriorano, possono essere suddivisi in:

  • Deperibili: carne, pesce, uova, pollame, la maggior parte di frutta e verdura.
  • Semideperibili: patate, ortaggi e la maggior parte della frutta fresca.
  • Non deperibili: zucchero, farina, legumi e frutta secca.

In questo e nel prossimo numero, vedremo i tempi di conservazione dei principali prodotti presenti in commercio.
Formaggi e prodotti caseari
I formaggi si differenziano per le seguenti caratteristiche:

  • Il trattamento termico che il latte subisce.
  • La temperatura della pasta durante la lavorazione (pasta cruda, semicotta e cotta).
  • Il tempo di stagionatura (media o lunga stagionatura e formaggi freschi).

Ciò influisce sui tempi di conservazione:

  • I formaggi a pasta dura si conservano in frigo anche 3-4 mesi dopo l’apertura.
  • I formaggi a pasta molle, se non aperti, per 2-3 settimane; se aperti 1-2 settimane.
  • I formaggi freschi durano 3-4 giorni in frigo.
  • I formaggi a pasta filata si conservano in frigo per 1-2 settimane se chiusi, 2-4 giorni se aperti.

 
La ricotta è legalmente considerata un latticino e non un formaggio, per via della lavorazione differente; essa infatti si ottiene dalla coagulazione della caseina. La ricotta ottenuta da latte crudo va consumata entro 48 ore dall’apertura, se ottenuta da latte pastorizzato entro una settimana in frigo.
Latte
Il latte pastorizzato fresco può rimanere in frigo non oltre i 2 giorni dall’apertura, quello pastorizzato fino a 5-6 giorni e quello sterilizzato fino ad una settimana.
Uova
Se integre, si conservano in frigo fino ad un mese, se lavorate (come in torte o altri alimenti) meno di 4 giorni.

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