Roma, 27/08/2019 – “La crescita del Prodotto interno lordo italiano è ferma a 0. Secondo i dati diffusi dall’Ocse, nel secondo trimestre del 2019 il Pil del nostro Paese ha subito una decelerazione dal +0.2% della prima parte dell’anno allo 0%, contro una media Ocse del +0,5% – scrive in una nota il Presidente U.Di.Con. Nazionale Denis Nesci – e, sebbene anche i nostri alleati europei siano in frenata, abbiamo poco di che rallegrarci, dato che la nostra economia vive in simbiosi a quella di Francia e Germania, motivo per cui la loro fragilità è anche la nostra”.
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L’Ocse, organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, è un’organizzazione internazionale di studi economici che raccoglie i principali Paesi con economia di mercato. I dati relativi alla crescita dei Paesi membri e di quelli dell’Eurozona, pubblicati nei giorni scorsi, ritraggono un Paese che ancora fatica a riprendersi e il cui futuro appare complicato, se i principali partner economici italiani fanno registrare a loro volta un rallentamento del Pil, che si attesta dal +0,4% al -0,1% in Germania e dal +0,3% al +0.2% in Francia.
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“L’unico dato positivo è la crescita del reddito delle famiglie, +0,5%, ma rimane comunque penultima, davanti solo al Regno Unito. Inoltre – continua Nesci – il nostro Paese risulta ultimo tra quelli del G7 per crescita annua del Pil, 0%, contro una media dei Paesi Ocse del +1,6% e staccata dal +0,4% della Germania e dal +1,3% della Francia. Ma guai a derubricare il risultato del nostro Paese come dipendente solo da una congiuntura globale – conclude Nesci – è evidente che qualcosa non stia funzionando nel sistema-Italia e la politica è colpevolmente in ritardo, troppo impiegata in rimpasti parlamentari per dare un futuro ai cittadini”.

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