Entra nel vivo la 2a direttiva sui servizi di pagamento (PSD2); l’iter della sua adozione, avviato a gennaio dello scorso anno con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede diversi passi che stanno rivoluzionando il settore bancario tradizionale. 

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Open Ban…che?

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Con Open Banking si intende una serie di provvedimenti atti ad obbligare le banche a standardizzare e condividere informazioni basilari, come posizione delle filiali e dettagli relativi ai prodotti e ai servizi offerti, ma anche i dati contenuti nelle transazioni.

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Lo strumento principale per conseguire quest’obbiettivo sono le API, cioè una serie di funzioni che permettono, a terze parti autorizzate, l’accesso diretto alle informazioni relative al conto e alle transazioni di un utente; ciò, come accennato, favorirà l’ingresso sul mercato di attori non tradizionali, come i Payment Initiation Service Provider (PISP), fornitori di servizi che avviano un pagamento per conto dell’utente, e gli Account Information Service Provider (AISP), che accedono ai dati sul conto dei clienti delle banche al fine di analizzare il comportamento di spesa e aggregare informazioni da istituti diversi su una piattaforma unica.

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A tal proposito, il mercato sta già reagendo positivamente, con l’introduzione di servizi che offrono una bacheca unica dalla quale gestire e visualizzare due o più carte appartenenti a conti diversi.

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Pagamenti

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Con la PSD2 si fissa il tetto massimo delle commissioni bancarie allo 0,2% del valore dell’operazione per pagamenti effettuati via carta di debito, 0,3% per i pagamenti via carta di credito ed una franchigia di 50€ (non più 150€) per regolare gli acquisti effettuati nel periodo che va tra il furto della carta e la denuncia della stessa.

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Inoltre, la nuova normativa permetterà agli AISP di gestire direttamente le spese degli utenti, eliminando la dipendenza dai circuiti per i pagamenti.

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Autenticazione a due fattori

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Gli istituti bancari hanno già implementato l’autenticazione a due fattori, cioè il processo che prevede l’accesso in caso di pagamenti con due parole chiave distinte; la prima, è la nostra password abituale associata ai nostri dati di login, la seconda è un PIN usa e getta, ottenibile via SMS o da app per smartphone.

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3DS

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Nel 2018 il 20% degli acquisti sono stati effettuati via mobile e nel 2019 si prospetta un totale di 100 miliardi di euro di transato, non è una sorpresa quindi che i legislatori abbiano incluso misure ad hoc nel PSD2. Il protocollo 3DS norma i pagamenti online all’interno dell’Unione Europea e, dal 2020, in tutto il mondo, obbligando l’utilizzo dell’autenticazione a due fattori per acquisti superiori a 30€.

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