Giugno 2019 vede una leggera flessione nell'indice di fiducia dei consumatori, pubblicato nella giornata di ieri, 27 giugno, dall'Istat, che si attesta a 109,6, facendo registrare un calo di 2 punti rispetto al mese precedente.

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Dai dati si evince come tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori siano in calo, sebben con diverse intensità; il clima economico passa da 125,5 a 120, il clima futuro da 115,6 a 112,3, il clima personale da 107,4 a 105,6 e il clima corrente da 109,6 a 107,6.

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In riferimento alle imprese, l'indice di fiducia flette nel comparto manifatturiero, da 101,9 a 100,8, nelle costruzioni, da 144,3 a 140,9 e nei servizi, da 99,3 a 98,9; in aumento, seppur marginalmente, il commercio al dettaglio, che passa da 102,7 di maggio a 107,7.

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Nel settore dei servizi, si segnala un peggioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari. Il commercio al dettaglio, tuttavia, fa registrare un aumento, dovuto al miglioramento dei giudizi e a quello delle attese sulle vendite, diffuso tanto nella grande distribuzione quanto in quella tradizionale. Il saldo dei giudizi sul livello delle giacenze, invece, diminuisce.

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L’indice determina la fiducia, basata sulla spesa, che singoli e famiglie ripongono nel settore degli investimenti, spese correnti e particolari e risparmi in riferimento al 2005; un indice superiore a 100 denota un incremento nella fiducia dei consumatori rispetto a quell’anno – viceversa, un indice inferiore a 100 ne segnala un calo.

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