Roma, 11/06/2019 – “Abbiamo appreso direttamente dal sito di Strade dei Parchi che l’azienda dovrebbe aumentare il costo del pedaggio del 19% con decorrenza il prossimo 1° luglio – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – questo, in aggiunta al sostanziale stallo delle attività di messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 a dieci anni dal terribile sisma che ha colpito l’Abruzzo, rappresenta un fatto di eccezionale gravità. Siamo rammaricati nel constatare che le nostre sollecitazioni e la nostra disponibilità al dialogo siano cadute nel vuoto e chiediamo, con ancor più vigore, la ripresa dei lavori e il congelamento dei rincari. I cittadini non possono pagare di più per avere lo stesso servizio.”.

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Dal 1° luglio prossimo, infatti, il pedaggio delle autostrade che collegano Lazio e Abruzzo potrebbe subire un sostanzioso rincaro, che graverà sulle tasche degli utilizzatori. Strade dei Parchi, dal canto suo, tramite una nota sul sito ufficiale addossa l’onere all’immobilismo del governo, la cui risposta ai solleciti sarebbe stata troppo lenta.

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“Questo non è il momento dello scarica barile, ma della responsabilità. Non possiamo non ammonire severamente i soggetti coinvolti in una situazione che, al di là delle sanzioni minacciate dall’Unione Europea, mette potenzialmente a rischio la vita dei migliaia di automobilisti che ogni giorno percorrono i suddetti tratti autostradali – continua Nesci – e contestualmente rinnoviamo la nostra disponibilità nel convocare nel più breve tempo possibile un tavolo di lavoro congiuntamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Strade dei Parchi, sperando – conclude Nesci – che i soggetti coinvolti possano finalmente mettere da parte le loro beghe e concentrarsi sulla sicurezza dei cittadini.”.

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