Pene più severe per chi truffa gli over sessantacinquenni: alla Commissione Giustizia del Senato proposte dirette ad intensificare il sistema di sanzioni contro chi commette questo reato a danno di persone in uno stato di debolezza maggiore.
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Le modifiche presentate interverrebbero infatti sul Codice Penale, modificando l’art. 381 del Codice Penale, che prevede l’arresto di chi verrà sorpreso in flagranza a compiere il delitto di “circonvenzione di incapaci”, fattispecie che si realizza in questi casi.
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Le modifiche però prevederebbero anche degli interventi sulla concessione della sospensione condizionale della pena; quest’ultima infatti verrà subordinata al risarcimento integrale del danno alla persona offesa, in caso di: scippo, truffa, furo in un’abitazione o appunto in caso di circonvenzione di incapace.
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Le sanzioni amministrative arriveranno ad una somma compresa tra 206 euro e i 2.065 euro ed anche per le misure detentive si stanno ipotizzando degli aumenti di pena.
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Purtroppo le truffe agli anziani costituiscono un reato molto più diffuso di quanto appaia dalle statistiche; le denunce fatte non corrispondono infatti ai dati reali visto che molte persone vittime di questo crimine si vergognano ad ammettere e raccontare la truffa nella quale sono caduti.
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Le armi utilizzate dai truffatori sono l’affidabilità e la gentilezza, poiché i truffatori si fingono spesso amici o comunque persone legate ai familiari delle vittime per cercare di circuire l’anziano, oltre a quei casi in cui si fingono addirittura appartenenti alle forze dell’ordine, inducendo così in errore anche le persone più accorte.
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Le forze dell’ordine, a tal proposito, hanno provveduto, negli anni, a diffondere una sorta di vademecum sui comportamenti da tenere per evitare questo tipo di truffe; in primo luogo tenere sempre a mente di non aprire la porta agli sconosciuti; ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento di bollette o per eventuali rimborsi; le associazioni benefiche poi, quelle riconosciute, non raccolgono mai fondi a porta a porta.
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Pertanto, dall’analisi di questi dati, ci si augura che le modifiche proposte in Commissione Giustizia vengano approvate e immediatamente trasfuse nel Codice Penale, affinchè lo Stato riesca a garantire tutele più appropriate a soggetti vulnerabili come gli anziani.
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